Il Manifesto
Giugno 2005
Fino ad oggi era considerata solo una droga da discotecari. Secondo i risultati di nuove ricerche statunitensi, invece, lecstasy sarebbe anche una medicina utile per curare alcuni tipi di disturbi mentali.
Rick Doblin, fondatore dellAssociazione Multidisciplinaria per gli Studi Psichedelici, non ha dubbi sul valore terapeutico dellMDMA, come viene scientificamente chiamato lecstasy.
Siamo ancora in fase di sperimentazione, ma io credo che sia possibile trasformare lMDMA in una medicina prescrivibile, dice Doblin.
Il dottor Doblin aveva cominciato a sperimentare legalmente la droga su pazienti nel 1985.
Quando ho provato per la prima volta lecstasy agli inizi degli anni Ottanta, mi sono subito convinto che avesse un enorme potenziale terapeutico, spiega lo psichiatra.
Nel 1986, per la nuova droga fu messa al bando e Dolbin fu costretto a sospendere le sue ricerche.
Dopo una battaglia di quasi ventanni con la Federal Drug Administartion, lorganismo che regola luso delle medicine negli Stati Uniti, la sua associazione riuscita ad ottenere nuovamente i permessi, e a ricominciare gli esperimenti su pazienti.
Dal febbraio dellanno scorso, 20 persone che soffrono di disordine da stress post traumatico (PTSD) vittime di stupri o altri incidenti violenti – vengono aiutate a migliorare i risultati delle loro sedute psicologiche attraverso luso dellecstasy.
Mentre la gente in discoteca prende questa droga per ballare e sentirsi bene, i pazienti di Doblin la usano per piangere e ripercorrere insieme al terapeuta i momenti difficili che hanno causato loro un trauma.
I risultati a cui siamo arrivati sono notevoli, conferma Doblin. I pazienti riescono ad aprirsi e controllare meglio le loro emozioni.
Secondo il medico americano, i rischi che comporta la somministrazione controllata di questa droga sono minimi e legati unicamente ad un aumento di pressione sanguigna.
Gli studi sullargomento non sono ancora definitivi, ma vero che, nel 2003, i ricercatori della John Hopkins University furono costretti a ritrattare le loro tesi allarmistiche sui pericoli legati allassunzione di MDMA.
George Ricaute, responsabile della ricerca, ammise infatti che le scimmie sulle quali erano stati registrati danni celebrali che avevano destato preoccupazione, erano state per errore sottoposte a dosi di anfetamine invece che di ecstasy.
Oltre che per curare pazienti affetti da PTSD, lMDMA potrebbe avere effetti positivi nel trattamento di malati terminali di cancro affetti da problemi di ansia.
E proprio a questo scopo John Halpern, psichiatra in un ospedale delluniversit di Harvard, si appresta a sperimentare la droga su altre 12 persone.
In questo caso, lecstasy dovrebbe aiutare i pazienti a non avere attacchi di panico, evitandogli di dover essere sedati con pesanti dosi di Valium.
Lesperimento ha gi avuto lapprovazione della Federal Drug Administation e a giorni dovrebbe ottenere luce verde anche dalla DEA, lagenzia per il controllo della droghe.
Se anche questa prova dovesse dare i risultati sperati, Doblin e Halpern, che collaborano al progetto, vorrebbero passare ad una sperimentazione massiccia su centinaia di pazienti.
Solo allora, secondo i due medici, si potrebbero trarre delle conclusioni scientificamente certe sullefficacia della droga.
A livello politico, per, esistono ancora molti scetticismi. La critica pi comune al progetto che la legalizzazione dellecstasy per uso terapeutico potrebbe mandare un messaggio sbagliato ai giovani.
Secondo Doblin, per, questo atteggiamento fa della scienza una vittima ingiustificata della lotta alla droga.
Italian publication Il Manifesto reports on MDMA research and quotes Rick Doblin.